Impossibile non notarlo per i frequentatori seriali di Twitter. Dov’è sparito l’uccellino iconico? E chi è questo cane che appare al suo posto? Ecco un altro mistero dell’era Elon Musk.
Benvenuto Doge
Gli appassionati di criptovalute sicuramente lo conosceranno meglio di altri. L’icona che ha sostituito l’uccellino stilizzato e che da lunedì sera è comparso sulla piattaforma Twitter in ogni browser, da Google Chrome a Safari, è un “doge”, un cane di razza shiba inu diventato molto famoso tra i meme dal 2013 in poi. Al di là della questione meme questo cane dal muso giallino è divenuto recentemente il logo di una criptovaluta chiamata “dogecoin”, a cui è molto legato Elon Musk, il Ceo di Twitter.
Dogecoin è probabilmente una criptovaluta meno conosciuti rispetto ai famosi bitcoin, ma è di certo quella più impattante a livello di immagine, dato che il doge è difficile da dimenticare. Il dogecoin è una moneta digitale creata da un computer attraverso un procedimento noto come mining. Questa criptovaluta permette di effettuare transazioni senza necessità di un’autorità centrale e a differenza dei bitcoin, il cui numero è finito, per i Dogecoin non c’è un limite massimo alla valuta che si può generare.
Il nesso Dogecoin-Elon Musk
Il Dogecoin è stato inventato nel 2013 quasi per scherzo da Jackson Palmer e Billy Markus, quando le criptovalute sembrava dovessero prendere il sopravvento. Da scherzo, però, all’improvviso il dogecoin è passato ad essere qualcosa di più serio. E tutto grazie a Elon Musk. Nel 2021 il magnate sudafricano a capo di Tesla decise con la sua azienda di acquistare criptovalute dal valore di 1,5 miliardi di dollari, definendo il dogecoin la “criptovaluta del popolo”. Inoltre permetteva anche ai clienti di acquistare automobili Tesla tramite dogecoin.
Inutile dire che il valore raggiunse il suo picco proprio grazie all’endorsement di Musk e al suo continuo pubblicare meme con il cane iconico. Grazie a Musk Dogecoin raggiunse la quotazione di 0,52 dollari ma, come ogni moda del momento, la bolla si è poi sgonfiata molto velocemente.
Perchè Dogecoin è finito su Twitter
Una semplice operazioni di marketing del visionario Elon Musk. Ecco cosa si cela dietro la sostituzione (temporanea) dell’uccellino iconico di Twitter con il cane del Dogecoin. Con questa azione, il capo di Twitter ha generato un nuovo aumento del valore del Dogecoin, salito al +30% in poche ore. Musk ovviamente non ha voluto commentare nulla: ha optato solo per un semplice tweet con meme in stile “doge” ironizzando sul cambio logo.
Questo quindi non è nient’altro l’ennesimo capitolo della storia tra il magnate di Pretoria e la criptovaluta che però potrebbe essere collegata a una vicenda giudiziaria. Infatti Elon Musk è protagonista di una causa dal valore di 258 miliardi di dollari accusato di aver gonfiato intenzionalmente il valore dei Dogecoin. I suoi legali stanno cercando di far archiviare la causa intentata da investitori di Tesla e Space X che accusano l’imprenditore di «essere impegnato in uno schema di criptopiramide tramite la criptovaluta dogecoin».