Si avvicina il 15 ottobre e con esso lo switch off del digitale terrestre, inizialmente previsto per il 1 settembre 2021. A partire da quella data la nuova tecnologia Mpeg-4 sostituirà l’attuale Mpeg-2.
Questo sarà soltanto l’inizio di una serie di cambiamenti che si concluderanno il 1° gennaio 2023 con l’avvio delle trasmissioni in Dvb-T2 HEVC, il digitale terrestre di ultima generazione, che aggiorna i requisiti per le trasmissioni più “performanti”, fino ad attivare all’alta definizione in 8K.
Per tutti noi ciò significa dover cambiare i televisori di casa che non supporteranno i nuovi standard, processo che inizierà già a partire dal 15 ottobre come stabilito QUI durante la riunione al Ministero dello Sviluppo Economico (Mise).
Cosa cambia dal 15 ottobre
Il passaggio verso la nuova tecnologia sarà graduale e non interesserà tutti i canali contemporaneamente. La Rai, ad esempio comincerà a trasmettere in Mpeg-4 alcuni canali specialistici come Rai Storia e Rai Sport, mentre aspetterà ancora per quelli principali (Rai 1, Rai 2, Rai 3) in modo da dare più tempo alle famiglie per acquistare un nuovo televisore o un decoder che sostenga la nuova tecnologia. Molto probabilmente anche Mediaset e la7 adotteranno la stessa strategia effettuando subito il passaggio a Mpeg-4 per alcune reti lasciando le principali ancora in Mpeg-2.
La roadmap verso il DVB-T2
Il passaggio al nuovo digitale terrestre avverrà gradualmente secondo degli step e delle date già stabilite, salvo nuovi slittamenti.
Fase 1: passaggio al Mpeg4 – Inizialmente stabilito per il 1 di settembre, è stata spostato al 15 ottobre. A partire da questa data, ogni emittente potrà decidere se continuare ad usare il codec Mpeg2 o passare subito al Mpeg4. Chi ha un televisore molto vecchio (pre 2010 circa) già potrebbe non visualizzare alcuni canali.
Fase 2: spostamento delle frequenze – A partire da gennaio 2022 bisogna risintonizzare la propria TV secondo un calendario già stabilito su base regionale. Solo in Sardegna questo processo avverrà a partire dal 15 novembre 2021.
Fase 3: abbandono DVB-T in favore del DVB-T2 – A gennaio 2023 verrà disposta l’attivazione del Dvbt-2 a livello nazionale
Come verificare se la tua tv supporta la nuova tecnologia
Per capire se il nostro apparecchio televisivo è in grado di supportare il nuovo digitale terrestre basta fare un piccolo test sintonizzandosi sui canali 100 e 200. Il primo è quello di test per le reti Rai, il secondo invece per quelle Mediaset. Se compare la scritta “Test Hevc Main10” non ci sarà bisogno di cambiare televisore né di acquistare un decoder, nemmeno dopo che il passaggio a Dvb-T2 sarà completato nel corso del 2022.
In caso di schermo nero senza messaggi allora è il caso di iniziare a pensare al prossimo televisore di casa. A grandi linee, possiamo affermare che tutti gli apprecchi acquistati dal 2017 in poi non dovrebbero avere problemi, fatta eccezione per alcuni televisori di fascia bassa. In ogni caso, è utile consultare il manuale per vedere se sono riportati i marchi Dvb-T2 o Hevc.
Nuova tv o decoder?
Se il tuo apparecchio non è in grado di ricevere i segnali trasmessi in DVB-T2 o non riesce a decodificare lo standard H265/HEVC dovrai comprare un nuovo televisore o acquistare un decoder. La scelta migliore? Dipende molto dal tuo budget. Un nuovo tv costerà sicuramente più di un decoder, già in vendita in tutti i negozi di elettronica con prezzi che variano dai 20 euro per quelli basic fin oltre i 200 euro per quelli più evoluti.