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I nuovi trend dell’e-commerce

Dalla realtà aumentata al social listening fino all’influencer marketing. L’e-commerce si muove alla velocità della luce e segue tutte i trend del momento per essere sempre al passo con le nuove esigenze dei clienti e potenziali tali. Il mercato si è evoluto nel corso degli ultimi anni per offrire un’esperienza sempre più personale e immersiva. Anche nel 2023 ci sono alcuni trend per gli acquisti da non sottovalutare e che faranno un vero e proprio exploit.

Realtà aumentata nell’e-commerce

La realtà aumentata ha cambiato il modo di fare lo shopping e i numeri sulla crescita lo dimostrano. Il settore, infatti, crescerà di 9,24 miliardi di dollari nel quadriennio 2023-2026. Ciò spingerà maggiormente le big tech a implementare nuovi asset cruciali per sviluppare le future strategie di vendita e interazione con i clienti. Inoltre, sono sempre di più gli utenti che vorrebbero utilizzare la realtà virtuale e aumentare per effettuare i loro acquisti online, soprattutto nel settore dell’abbigliamento, dell’arredamento e dell’immobiliare.

Social listening, connect to consumer e omnicanalità

Il social listening rappresenta la strategia attraverso la quale le aziende analizzano le opinioni degli utenti su social, blog e forum e, di conseguenza, il modo in cui vengono percepite dal pubblico. In questo modo si cerca di influenzare le vendite. Nel 2022 il 51% dei marketing manager delle aziende che lavorano con l’e-commerce ha utilizzato la tecnica del social listening per monitorare la reputazione aziendale.

D’altro canto il 2023 sarà l’anno dell’avvento del connect to consumer (C2C). Se da una parte il direct to consumer prevedeva un approccio passivo del cliente, nel C2C il cliente finale instaura una relazione diretta con l’azienda. Per cavalcare questo nuovo trend, le aziende hanno cominciato a sviluppare e coltivare una propria community online condividendo tematiche e valori.

Nel 2023, inoltre, continua a essere un fattore fondamentale anche l’omnicanalità. La maggior parte dei consumer infatti è interamente soddisfatto della propria esperienza omnicanale. Questo perchè il cliente si sente centrale in un’esperienza di acquisto integrata e continua. Dal negozio fisico ai social network fino al sito web: tutto deve essere interconnesso e i brand oggigiorno devono ancora lavorare molto su questo aspetto.

E-commerce tra pagamenti digitali e tariffazione dinamica

Nel 2023 continua la tendenza a preferire i pagamenti digitali rispetto a quelli in contanti. Più di tre italiani su cinque li preferiscono e questo orientamento non farà altro che rafforzare nel tempo il potere dei pagamenti digitalizzati e dei portafogli virtuali. Un altro aspetto che inciderà sull’e-commerce stavolta riguarda il lato venditore. A causa dell’instabilità economica e del mercato competitivo, chi vende online deve modulare continuamente i prezzi proposti. Si parla quindi di tariffazione dinamica, la quale dipende da fattori come prezzi del mercato, della concorrenza, periodo dell’anno o dati demografici. Le aziende riescono a proporre le tariffe in tempo reale più consone ai clienti e rispettando tutti questi parametri grazie ad algoritmi concepiti proprio per questa funzione.

L’headless commerce

Sempre nell’ottica di offrire una esperienza immersiva al cliente, molti brand e aziende hanno deciso di separare i back end dei propri siti ecommerce, in cui è presente il database dei prodotti, dal front end, la parte consultabile dagli utenti. Per questo si parla di headless commerce: i consumatori possono acquistare un determinato prodotto su tutte le piattaforme in cui l’azienda è presente, anche dai social. Il vantaggio è che tutti i canali di acquisto di un’azienda sono collegati allo stesso magazzino che si aggiorna automaticamente al momento dell’acquisto, al di là della piattaforma utilizzata.

L’e-commerce al tempo dell’influencer marketing

Sappiamo quanto l’e-commerce sia strettamente legato a strategie di influencer marketing. Ma ora anche questo fenomeno sta cambiando, virando su un aspetto più sostenibile. Negli ultimi anni infatti c’è stato un aumento delle menzioni legate alla moda sostenibile promossa dai cosiddetti eco-influencer. Gli utenti-clienti sono diventati più sensibili a queste dinamiche legate alla tutela dell’ambiente, perciò per le aziende diventa un aspetto da non sottovalutare se si vuole continuare a monetizzare.

Non più resi gratuiti

Molte aziende e portali e-commerce all’inizio trovavano vantaggioso offrire ai loro clienti la modalità del reso gratuito. Questo sicuramente li incentivava ad acquistare da loro ma con il tempo è stato notato che per combattere l’inflazione e il numero eccessivo di resi, questa strategia non era più sostenibile e tollerabile. Quindi molti siti e aziende hanno deciso di non offrire più resi gratuiti, nonostante la maggior parte dei consumatori sarebbe meno incentivata a fare acquisti su queste piattaforme. Nel 2023, quindi, il mercato dell’e-commerce dovrà esaminare attentamente soluzioni alternative al reso gratuito, come l’introduzione di una tassa o il ritiro presso punti prestabiliti.