Con l’avvento delle intelligenze artificiali come Chat GPT di OpenAI, si è scatenata una vera e propria rincorsa allo sviluppo di sistemi bot di questo tipo. Da Google a Meta, passando anche per Snapchat: la battaglia delle AI è appena cominciata.
Google presenta Google Sparrow
Mentre il mondo intero si interroga sui benefici e sulla pericolosità dell’AI nel contesto lavorativo, Google ha pensato bene di lanciare la sua risposta a Chat GPT, soprattutto per contrastarne il monopolio. Si chiama Google Sparrow, il software di AI sviluppato dalla società di DeepMind che fa capo ad Alphabet, casa madre di Google. La versione di prova del chatbot made in Google potrebbe essere rilasciata nella primavera del 2023. Demis Hassabis, capo di DeepMind, ha affermato che il software sarà integrato con funzionalità che mancano a ChatGPT, inclusa la capacità di citare fonti attraverso l’apprendimento per rinforzo.
Sparrow è un progetto in cantiere dal lontano 2020. Solo con l’avvento di Chat GPT, Mountain View ha deciso di riesumarlo e accelerarne il processo di sviluppo. Hassabis è sicuro: Google Sparrow sarà migliore di Chat GPT perchè in primis produrrà risposte più accurate alle domande degli utenti.
Anche Meta vuole sbarcare nel mondo AI
Poteva Meta farsi sfuggire l’occasione di cavalcare il trend delle chatbot AI? Neanche per sogno. Il colosso di Menlo Park coglie il successo di Chat GPT per rilasciare un nuovo modello di linguaggio artificiale di ultima generazione chiamato LLaMA, progettato per aiutare i ricercatori a far avanzare il loro lavoro.
“I LLM – che hanno sempre richiesto un’infrastruttura di calcolo estremamente potente per addestrarli ed eseguire azioni – si sono dimostrati molto promettenti nel generare testo, avere conversazioni, riassumere materiale scritto e compiti più complicati come risolvere teoremi di matematica o prevedere strutture proteiche. Meta si impegna in questo modello aperto di ricerca e renderemo il nostro nuovo modello disponibile alla comunità di ricerca dell’AI”, queste le parole del CEO Mark Zuckerberg. Ora questi LLM saranno democraticizzati da Meta, come fatto da OpenAI con GPT-3, il modello alla base del chatbot più famoso del momento.
L’AI arriva su Snapchat
Dato il grande successo di OpenAI, Snapchat ha deciso di annunciare il lancio di un chatbot alimentato dall’ultima versione di ChatGPT. Si chiamerà “My AI”, il chatbot AI che comparirà nella chat dell’app proprio al di sopra delle conversazioni con gli amici. Il suo utilizzo però sarà permesso, per ora, solo agli abbonati di Snapchat Plus, anche se l’obiettivo futuro è quello di renderlo disponibile ai 750 milioni di utenti mensili della piattaforma.
In questo momento My AI è presente in versione ottimizzata per i dispositivi mobili di ChatGPT all’interno di Snapchat. Per ora il bot – limitato nelle risposte – è stato addestrato dai dipendenti di Snapchat ad aderire alle linee guida sulla fiducia e sulla sicurezza dell’azienda e a non fornire agli utenti risposte che includano imprecazioni, violenza, opinioni su argomenti rischiosi.