La settimana politica italiana è stata segnata da diversi temi senza soluzione di continuità. Tra gli altri quello della riforma della giustizia, su cui il Consiglio dei Ministri ha deciso di porre la fiducia il prossimo 30 luglio. La cosa interessante in questo senso è il numero e la provenienza degli emendamenti che erano stati proposti: sono 917 emendamenti quelli presentati dal solo Movimento Cinque Stelle, facendo irritare Draghi che ha paventato la minaccia di terminare l’esperienza dell’esecutivo. Perché questa improvvisa durezza dei Pentastellati? Il nuovo leader Giuseppe Conte, che ha trovato la quadra con Grillo, ha infatti intenzione di mostrarsi subito centrato sulle battaglie identitarie del partito, compresa quella del reddito di cittadinanza, cercando di slittare su posizioni più simili a quelle di opposizione che di governo. Ma alla fine i malumori grillini rientreranno.
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