Ci siamo, tocca a noi. Dopo la splendida apertura degli Europei di calcio 2020 a Roma, assisteremo a una competizione fino all’atto finale che si terrà a Wembley l’11 luglio prossimo. La formula di questo torneo sarà itinerante in Europa, per dare la possibilità per la prima volta a diversi paesi di organizzare degli eventi di questa portata e per incrementare gli spostamenti turistici e di affari. Ma le competizioni sportive non sono solo passione, ma anche molto business.
Prima del Covid la Uefa calcolava i ricavi di questa competizione in 2,085 miliardi di euro, in crescita dagli 1,916 miliardi di euro degli Europei 2016.
Oggi le stime prudenziali parlano di circa 1,3 miliardi di entrate dalla competizione. Il pubblico ridotto di un quarto e difficoltà negli spostamenti le cause principali. Uno spaccato interessante è stato fatto da Pichinvazione.net (a questo LINK).
Per le città principali si parla già di circa 194 milioni di euro di perdita, ripartite nel -66 milioni di euro di Londra, quasi 20 milioni per Glasgow, -16 milioni per Monaco di Baviera, Roma sotto di poco meno di 12 milioni di euro. Conti in pari per Budapest (dove non ci saranno restrizioni per il pubblico) e poche perdite per Baku. Se la competizione fosse invece stata annullata i danni sarebbero stati ben maggiori, dovendo aggiungere altri 400 milioni nella voce perdite.
Una situazione eccezionale, certo.
Le grandi competizioni sportive sono infatti solitamente un grande palcoscenico e un enorme polo di investimenti nazionali e internazionali. Con un ritorno non misurabile in termini di posti di lavoro e prospettive. Un tema che dovrebbe interessare (ne avevamo parlato anche QUI:). La polemica che avvenne qualche anno fa sulla volontà dell’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il quale voleva portare le Olimpiadi a Roma nel 2024 e poi sfumate, sono del tutto sterili: i vantaggi sono di solito molto maggiori degli svantaggi, se si applica un’organizzazione funzionale al progetto.
Non resta che attendere, un giorno, di rivedere un evento sportivo planetario organizzato nel Belpaese. Al netto di qualche Olimpiade invernale, lo attendiamo dal Mondiale Italia ‘90.